Ph: Dee Dee Dockendorf, lic. CC
1. Che cos’è la Giustizia sportiva?
Il sistema di giustizia sportiva indica l’impianto normativo e gli organi di giustizia previsti dal CONI, dalle Federazioni Sportive Nazionali, dagli Enti di Promozione Sportiva e dalla Discipline Associate.
Lo scopo di questo sistema è da un lato quello della gestione delle controversie interne (ad esempio tra atleti, società sportive e le stesse Federazioni) e dall’altro quello della repressione dei comportamenti individuati come illeciti sportivi dai regolamenti federali.
2. Quali sono i principi della Giustizia sportiva?
I principi sono dettati dal Codice di giustizia sportiva del CONI e vengono recepiti dai regolamenti di giustizia delle singole Federazioni.
Possono essere riassunti con il rispetto dell’effettività della tutela dei diritti, del diritto di difesa, di parità delle parti, di imparzialità del giudice, del contraddittorio e del giusto processo.
Trovano ingresso anche i principi di ragionevole durata del processo, nell’interesse del regolare svolgimento delle competizioni sportive e dell’ordinato andamento dell’attività federale.
3. Quali sono gli organi della Giustizia sportiva?
In base al Codice di Giustizia Sportiva del CONI, sono organi di giustizia presso ciascuna Federazione:
- Il Giudice sportivo nazionale,
- i Giudici sportivi territoriali,
- la Corte sportiva di appello,
- il Tribunale federale,
- la Corte federale di appello.
Esistono altri organi di giustizia che sono trasversali a tutte le federazioni, quali ad esempio:
- il Tribunale Nazionale Antidoping
- la Corte Nazionale di Appello Antidoping
Il Giudice di legittimità (e quindi di ultimo grado) sono il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI ed il Collegio di Garanzia dello Sport Paralimpico presso il Comitato Italiano Paralimpico.
Le funzioni inquirenti, ovvero le indagini, sono svolte dalle Procure Federali, coordinate dalla Procura Generale dello Sport presso il CONI e, per la normativa antidoping, dalla Procura Nazionale Antidoping.
4. Come fare ricorso alla Giustizia sportiva?
La disciplina è specifica per ogni Federazione, che nei propri Regolamenti di Giustizia Sportiva prevede le modalità di accesso alla Giustizia sportiva anche differenziandole in base al tipo di domanda (affiliazione, tesseramento, disciplinare, etc.)
5. Quali sono i gradi della Giustizia sportiva?
Normalmente le decisioni dei Giudici Sportivi possono essere impugnate davanti alla Corte Sportiva di Appello.
Le decisioni dei Tribunali federali possono essere impugnate avanti alle Corti Federali di Appello.
Le sentenze del Tribunale Nazionale Antidoping possono essere impugnate davanti alla Corte di Appello Nazionale antidoping.
I Collegi di Garanzia (del CONI e del CIP) costituiscono l’ultimo grado della giustizia sportiva.
6. Quando interviene la Procura Federale?
Le Procure Federali ricevono le notizie di illecito che pervengono dai tesserati o dagli organi federali, svolgono le indagini e, nel caso, esercitano l’azione disciplinare sportiva mediante l’atto di deferimento, con cui il soggetto responsabile è chiamato a rispondere di eventuali illeciti sportivi in un giudizio che si svolgerà innanzi al Tribunale Federale.
7. Quali avvocati si occupano di diritto sportivo?
Teoricamente tutti gli avvocati regolarmente iscritti agli albi professionali possono occuparsi anche di diritto sportivo.
Tuttavia, trattandosi di una materia estremamente specialistica e con un casistica non molto vasta, sarebbe opportuno affidarsi a professionisti esperti in diritto sportivo, poiché solo questi conoscono le particolarità e le specificità dei procedimenti sportivi e del diritto dello sport.
Esistono numerosi corsi che formano avvocati dello sport, ma crediamo che la vera differenza sia data dall’esperienza concreta in questa materia, dalla conoscenza delle regole del processo sportivo e, magari, dall’aver svolto il ruolo di componente degli organi di giustizia per qualche Federazione.
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