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Legge di bilancio: rottamazione cartelle

legge di bilancio rottamazione cartelle

Ph: Peter Linke, lic. CC

Rottamazione cartelle: il 30 dicembre 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 197 del 2022 recante il “ bilancio di previsione dello stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”. 

Si tratta di una manovra di 35 miliardi di euro, di cui gran parte sarà destinato ad interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

Altre risorse sono state stanziate per il taglio al cuneo fiscale, rottamazione delle cartelle esattoriali, riduzione dell’IVA per alcuni prodotti, aumento dell’assegno unico per le famiglie.

Ed ancora agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori del reddito di cittadinanza, con proroga delle agevolazioni per acquisto casa per i giovani e flat tax incrementale.

Entriamo nel vivo delle novità.

Novità su fisco e lavoro

In materia fiscale, la manovra, introduce due flat tax una per autonomi e partita IVA e l’altra incrementale per lavoratori. 

 Flat tax potenziata per autonomi e partita IVA.

Dal 2023 è stata approvata una flat tax potenziata per autonomi e partite IVA che operano nel regime forfettario al 15%, con un’estensione della soglia . 

 La manovra fiscale, difatti, ha innalzato da 65.000€ a 85.000€ il limite dei ricavi o compensi di cui al comma 54 della legge n. 190/2014, che costituisce uno dei requisiti per l’accesso al regime forfettario per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni. 

Di conseguenza si modifica anche la cessazione del regime forfettario. 

In caso di ricavi o compensi di ammontare compreso tra gli 85.000€ e i 100.000€, il regime forfettario cessa di avere applicazione dall’anno successivo.

Nel caso in cui, invece, siano ricavi o compensi di ammontare superiore a 100.000 € il regime forfettario cessa di avere applicazione l’anno stesso. 

2.  Flat tax incrementale per lavoratori al 15%. 

L’art. 13 della Legge di Bilancio 2023 prevede che limitatamente al 2023 i contribuenti, persone fisiche esercenti attività d’impresa arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfettario, potranno applicare in via opzionale, in sede di dichiarazione dei redditi 2024 un’imposta del 15%,sostitutiva dell’Irpef, e relative addizionali, sull’eccedenza del reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo rispetto al più elevato importo del reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo dichiarato nel triennio 2020-2022.

L’imposta sostitutiva agevolata, dunque, si calcolerà applicando l’aliquota del 15% su una base imponibile non superiore a 40.000€.

Essa sarà pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 ed il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni 2020-2022.

L’eventuale eccedenza rispetto a tale importo sarà soggetta ad IRPEF secondo i criteri ordinari. 

è disposta, inoltre, una franchigia pari al 5% dell’importo più elevato dichiarato negli ultimi anni dal 2020 al 2022 che resta assoggettata ad IRPEF secondo i criteri ordinari.

Per i lavoratori dipendenti le novità riguardano le agevolazioni fiscali previste per i premi di produttività con una riduzione dell’imposta sostitutiva al 5% entro il limite di 3.000€. 

Una novità riguarda anche il taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi. C’è poi l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000€ e del 3% per redditi fino a 25.000€

Pace fiscale

La manovra interviene anche con una tregua fiscale per cittadini e imprese che in questi anni si sono trovati in difficoltà economica.

Vengono infatti previste diverse misure per definire la pretesa del fisco dall’accertamento alla cartella di pagamento, fino al contenzioso dinanzi alle corti tributarie. Sarà possibile anche avere una dilazione dei pagamenti dovuti e dell’abbattimento di alcune somme dovute al fisco a titolo di sconto sulle sanzioni. 

Vi sarà la possibilità di:

  • disporre l’annullamento automatico dei debiti tributari fino a mille euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
  • si consente di regolarizzare l’omesso o carente versamento di alcune somme riferite a tributi amministrativi dall’agenzia delle entrate.
  • definire con modalità agevolate la somma dovute a seguito dei cd. avvisi bonari
  • riapertura dei termini per il versamento delle ritenute alla fonte nei confronti di federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva e associazione e società sportive professionistiche e dilettantistiche.
  • possibilità di sanare le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale. 
  • ravvedimento speciale per regolarizzare le dichiarazioni, purché validamente presentate, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021.
  • possibilità di definire con modalità agevolate gli atti di accertamento purché non impugnati e per i quali non siano decorsi i termini per presentare ricorso.
  • definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti.
  • in alternativa alla definizione agevolata delle controversie è consentito definire, entro il 30 giugno 2023, con un accordo conciliativo fuori udienza le controversie tributarie pendenti.
  • si introduce, in alternativa, la rinuncia agevolata entro il 30 giugno 2023 alle controversie tributarie.
  • viene prevista altresì la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione cd. rottamazione delle cartelle esattoriali.
Rottamazione cartelle

è proprio la rottamazione delle cartelle esattoriali la novità più importante. Questo istituto deve essere espressamente richiesto dal contribuente che deve regolarizzare la sua pretesa.

La scadenza per la presentazione per la domanda di adesione, per la rottamazione delle cartelle, è fissata al 30 aprile 2023.

Entra il 30 giugno 2023 l’agenzia delle entrate e riscossioni, con l’esito delle domande d’accesso alla rottamazione delle cartelle, che i cittadini hanno presentato, comunica loro: l’importo da pagare, l’importo delle singole rate ed il giorno ed il mese di scadenza di ognuna delle rate da pagare.

Tali somme possono essere versate in un’unica soluzione, entro la scadenza del 31 luglio del 2023, oppure dilazionando dilazionando fino a 5 anni il pagamento.

Per le imprese

Anche per il 2023, per le imprese, la sospensione dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax. Viene inoltre rifinanziato il fondo di garanzia Pmi per 1 miliardo. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concessa da un soggetto finanziario. 

Per quanto riguarda gli extraprofitti, nel 2023 viene istituito un “contributo di solidarietà” temporaneo del 50% sul reddito del 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi conseguiti nel periodo 2018-2021. L’ammontare del contributo non potrà oltrepassare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2022. 

La tassa sugli extraprofitti si applicherà alla società che generano almeno il 755 dei loro ricavi da attività negli ambiti della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi

Misure contro il caro energie

Le risorse destinate a contrastare il caro energia ammontano a 21 miliardi di euro ossia due terzi della spesa complessiva stanziata per la manovra. 

L’eliminazione degli oneri impropri delle bollette e il rifinanziamento viene confermata fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%. Mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. 

Per il primo trimestre del 2023 l’aliquota IVA al 5%, viene prorogata, per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia. 

Sempre per il primo trimestre del 2023, viene confermato, il Bonus sociale luce e gas per le famiglie in condizioni di disagio economico innalzando la soglia ISEE da 12.000€ a 15.000€, così da ampliare la sfera dei beneficiari. 

Altre novità

All’interno della legge n. 197/2022 vi sono molte altre novità, tra le quali: l’innalzamento del tetto massimo dal contante che passa da 1000 € a 5000€, la riforma del reddito di cittadinanza che si avvia verso l’abolizione dal 2024 ed un pacchetto famiglia. Quest’ultima prevede oltre al bonus luce e gas anche la riduzione dell’iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e l’igiene femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 € destinato alla realizzazione di una “carta di risparmio spesa” per redditi bassi fino a 15.000€.

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza invece,  dal primo gennaio 2023 si limiterà il periodo del beneficio. Esso passerà dai 18 mesi agli 8 mesi solo per le persone tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro. Sarà inoltre previsto un periodo di 6 mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale ed in mancanza decadrà il beneficio del reddito.

Contatta l’avv. Andrea Sardo per ogni informazione in materia.