ph: Mike Cohen lic. c.c.
Attraverso la legge di Bilancio, la legge 197/2022, è stata introdotta la rottamazione quater.La rottamazione quater prevede la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022
Con un comunicato del 20 gennaio l’agenzia delle entrate e riscossione informava del fatto che prende il via la nuova Definizione agevolata delle cartelle 2023. Ed è questa, per ora, l’ultima possibilità di sanare tutti i debiti rottamabili.
Il legislatore ha previsto nella stessa misura di sanare anche i debiti delle precedenti Rottamazioni”.
Vengono così pubblicate le modalità ed il servizio per presentare la domanda di adesione e viene specificato che la domanda deve essere trasmessa in via telematica entro il 30 aprile 2023. Per cui rientrano nell’agevolazione anche i contribuenti decaduti dal beneficio precedente per omesso versamento.
Come si può pagare la rottamazione quater ?
Il legislatore ha previsto due modalità di pagamento:
- Un versamento in un’unica rata
- Pagamento rateale in 18 rate
Il pagamento delle 18 rate può essere frazionato in 5 anni con l’applicazione di un interesse del 2%. Il contribuente però per non decadere dal beneficio dovrà versare il 10 % del valore complessivo per le prime due rate. Le prime due rate avranno scadenza rispettivamente il 31 luglio ed il 30 novembre 2023.
Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno così saldate:
- 28 febbraio
- 31 maggio
- 31 luglio
- 30 novembre
di ciascun anno a cominciare dal 2024.
Cosa bisognerà pagare ?
La nuova definizione agevolata quater permette di regolarizzare il solo importo del debito residuo iscritto a ruolo, dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Tutto ciò senza pagare le sanzioni, interessi di mora e l’aggio.
Basterà, dunque, pagare il capitale, ossia l’imposta, i contributi previdenziali, le tasse o il tributo contestato e oggetto di cartella. Oltre alle spese di rimborso per le procedure esecutive; le spese di notifica della cartella di pagamento.
Cosa succede in caso di omesso o tardivo versamento della rata ?
In caso di omesso o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, la definizione agevolate risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto dell’importo complessivo dovuto.
Come si può pagare la rottamazione quater ? E’ possibile estinguerli con la cessione del credito ?
Una delle domande più frequenti avanzate all’agenzia delle entrate e riscossioni è stata proprio sulla modalità di pagamento della rottamazione quater.
Le condizioni di pagamento previste per la rottamazione quater sono contenute nel comma 242 della legge di Bilancio 2023.
Nello specifico, il pagamento delle somme a debito della nuova definizione agevolata può essere effettuato attraverso una lista di canali:
- Sito istituzionale
- App quiclick
- Domiciliazione sul conto corrente
- Moduli di pagamento utilizzabili nei circuiti di pagamento di:
- Sportelli bancari
- Uffici postali
- Home banking
- Ricevitorie e tabacchi
- Sportelli bancomat e aderenti al servizio CBILL
- Postamat
- Sportelli di agenzia delle entrate e riscossione
Nell’elenco fornito dall’agenzia dell’entrate e riscossione non sembrerebbe apparire la possibilità di portare in compensazione il pagamento del debito residuo della definizione agevolata attraverso il modello F24.
La differenza rispetto alle precedenti misure agevolative è che in quelle precedenti, era presente questa particolare indicazione.
L’agenzia delle entrate e riscossione ha ammesso infatti l’estinzione del debito per la rottamazione ter con i crediti preesistenti con la PA, per cui ha già previsto l’applicazione della forma della compensazione.
Dunque, data l’assenza del riferimento chiaro ed esplicito di questa modalità, sembrerebbe non percorribile la strada dell’estinzione del credito attraverso la cessione del credito.
Di conseguenza data la poca chiarezza sul punto, si aspettano maggiori aggiornamenti da parte dell’agenzia delle entrate e riscossioni.
per ulteriori chiarimenti contatta l’Avv. Andrea Sardo dello studio legale LEXINTO.