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Garante della Privacy: sì allo SPID ai minori

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ph: Christoph Scholz, lic. cc.

Garante Privacy SPID.

SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, è uno strumento che permette ai cittadini di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

Tramite lo SPID è possibile, per esempio, effettuare pagamenti, accedere alle informazioni sanitarie, iscrivere i figli a scuola, accedere al modello 730 online.

In questo modo i rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione risultano essere:

  • semplici e veloci poiché con un unico account sarà possibile, ovunque e in qualsiasi momento, accedere a tutti i servizi pubblici;
  • sicuri grazie al sistema di autenticazione.

Fino ad oggi solamente i soggetti maggiorenni in possesso di un valido documento italiano potevano formulare richiesta per ottenere lo SPID.

Con un recentissimo parere del 2 febbraio 2022 il Garante della Privacy ha esteso la possibilità di richiedere lo SPID anche ai soggetti minorenni.

Garante Privacy SPID: parere

Occorre prima di tutto ricordare come, in base all’art 38 del Regolamento, il GDPR preveda espressamente una specifica protezione per i minori.

Tali soggetti, infatti, possono essere meno consapevoli, vista l’età, dei rischi e dei propri diritti in relazione al trattamento dei dati personali.

In quest’ottica l’Autorità Garante ha richiesto di modificare le Linee Guida già in uso per il servizio SPID, introducendo ulteriori garanzie a tutela dei minori.

Innanzitutto è richiesta una scrupolosa verifica dell’identità del genitore e del minore.

Inoltre, le informazioni da raccogliere e conservare vengono trattate in base al principio di minimizzazione contenuto nel GDPR.

Il rispetto di tale principio, disciplinato dall’art. 5 del G.D.P.R. lettera c), prevede che i dati personali dell’interessato debbano essere trattati limitatamente a quanto strettamente necessario rispetto alle finalità del trattamento che si debba effettuare.

Tenuto conto di questo, il Garante ha differenziato la posizione di chi sia minore ma abbia già compiuto 14 anni rispetto a chi sia minore infraquattordicenne.

Per i soggetti infraquattordicenni è previsto “un periodo sperimentale, fino al 30 giugno 2023, di SPID per l’utilizzo di servizi online esclusivamente forniti dalle scuole a cui gli stessi possono autonomamente accedere”.

I soggetti che hanno già compiuto i quattordici anni, invece, potranno dotarsi di un’identità SPID ed accedere ad una gamma più vasta di servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione.

Secondo il Garante è, inoltre, necessario prevedere nel “Regolamento recante le modalità attuative per la realizzazione dello SPID”, una sezione dedicata ai servizi offerti ai minori.

In questo modo sarà possibile valutare in concreto l’effettivo rispetto delle Linee guida, del Regolamento Europeo e del Codice della Privacy.

Per altre informazioni contatta l’avvocato Carolina Bozzo dello studio Lexinto.

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